Settori

presentazione

Diritto del lavoro

diritto lavoro

a. Fase Stragiudiziale

  • Assistenza nelle procedure di contestazioni disciplinari art. n. 7 L. 300/70.
  • Procedure di tentativo obbligatorio di conciliazione nell’impiego privato (art 410 c.p.c.) e pubblico (artt. 65/66 D.Lgs. 165/01).
  • Assistenza nella contrattazione aziendale.
  • Redazione della contrattualistica individuale

b. Fase Giudiziale

  • Costituzione e difesa diretta dello studio in tutte le procedure contenziose, cautelari e di merito, dinanzi alle autorità giudiziarie italiane, con sola domiciliazione presso qualificati colleghi del territorio in ogni stato e grado (Tribunali, Corti d’Appello, TAR).
  • Difesa dinanzi alla Suprema Corte di Cassazione e Consigli di Stato.
  • Difesa dinanzi alla Corte per i diritti dell’uomo di Strasburgo ed al Tribunale di Prima Istanza e Corte di Giustizia di Lussemburgo.
pubblicazioni

Il contratto a progetto

(Evoluzione normativa dei CO.CO.CO) Decreto legislativo 10 settembre 2003, n. 276 Attuazione delle deleghe in materia di occupazione del lavoro, di cui alla legge 14

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domande frequenti

FAQ

I diritti retributivi si prescrivono in cinque anni. Tale termine decorre dalla cessazione del rapporto di lavoro per le imprese minori (non superiori a 15 dipendenti presso le unità produttive per le imprese industriali o commerciali, e 5 dipendenti per quelle agricole, o comunque con meno di 60 dipendenti complessivamente), mentre decorre in costanza di rapporto per le altre.
Il diritto alla qualifica si prescrive in dieci anni ed il termine prescrizionale decorre anche in costanza di rapporto.

Il licenziamento deve essere impugnato a pena di decadenza entro 60 giorni dalla ricezione del relativo atto, con atto scritto proveniente dal lavoratore; il licenziamento verbale è nullo e tale nullità può essere fatta valere nel termine prescrizionale di cinque anni con diritto a tutte le retribuzioni maturate.

Tutti coloro che hanno un reddito non superiore a euro 9.296,22, con riferimento al nucleo familiare, compresi i redditi esenti o soggetti a ritenuta alla fonte. Tale limite viene elevato ogni due anni (dall’entrata in vigore del D. Lgs. 113/ 2002) secondo gli indici ISTAT.